CUADERNOS DE JAZZ
Novbre/Dicbre 1995; Zlatko Kaucic: Round Trip
Durante varios
años estuvo afincado en nuestro país donde ejerció la docencia
- los primeros años del Taller de Barcelona - y trabajó como
sideman en formaciones tan excitantes como el Double Trio que
colideraban Paul Stocker y Mike Osborne; luego se trasladó a Holanda y
desde hace un par de años reside en en su país natal, Eslovenia.
Discípulo de Irene Schweizer y de la escuela suiza de música
improvisada, Kaucic se sirve para este Round
Trip de un variopinto arsenal de instrumentos: reclamos, sonajeros,
gongos, campanas, timbres, juguetes, trompetillas... amén de su kit de
batería, para echarle un pulso a la creatividad. Como ecos de su
estancia española, los títulos de un par de temas.
(J. Moreno)
PADELLE
& BAMBOLINE
E' veramente un
"trip" da sballo positivo il primo cd del grande Zlatko Kaučič,
"cittadino del, mondo" di Dobrovo, nato però in quel di
Postumia!
"Round trip: music for drums and percussions" nasce propiro
nell'humus fertile e creativo dello Strelišče di Dobrovo, più
che un bar o un club, un punto d'incontro per persone con la mente
aperta e senza confini. "Round trip" è un viaggio senza
limit: l'etichetta è qella specializzata in "jazz e dintorni"
Le Parc di Bergamo, la distribuzione di High Tide di Mestre, ma potete,
se vi interessa, e fate prima, chiederlo direttamente a Zlatko.
Da un artista che a 41 anni ha girato per decenni Spagna, Portogallo,
Olanda, Usa e ha suonato con John Lewis del Modern Jazz Quartet, Steve
Lacy, Tete Montoliu, Kenny Wheeler, ti aspetteresti un lavoro "presuntuso",
invadente, ricco di poliritmie. Invece no, "Round trip"
è meravigliosamente creato in "poverta", usando a mo'
di percussioni bamboline, padellle, ogni cosa che possa emettere un
suono. Nulla awiene però per caso: si parte dal Collio con
"What a place to be born?" e i vecchi cori dei partigiani
jugoslavi campionati con ironia da un vetusto vinile sul quale il pickup
si è incantato meravigliosamente per caso sulla parola "orgoglio".
Owero l'iterazione come annullamento...
MESSAGGERO VENETO
29 Ottobre 1994; Percussion dal mondo; Zlatko Kaučič presenta il suo cd
"Round trip";
GORIZZA - A un
tiro di schioppo e un'eco di rullante dal confine vive e abita, a
Dobrovo, sul Collio sloveno, uno dei più eclettici e fantasiosi
batteristi-percussionisti e compositori d'Europa: Zlatko Kaucic.
Nella sua ricca e lunga attività professionale, il 41 enne di
Postumia, «non sloveno ma-cometiene a precisare-cittadino del mondo»,
ha suonato jazz e dintorni in svizzera, Spagna (dove è
vissuto per anni), Portogalo e States, a fianco di "stars"
come John Lewis del Mjg, Steve Lacy, Tete Montoliu, Irene Schweitzer,
Johan Pattituci, Kenny Wheeler (del quale è grande amico!) e
altri. Ora Zlatko ha realizzato il suo primo cd, per sole percussion
d'ogni tipo, pubblicato in Italia dalla label specializzata Le Parc di
Bergamo e distribuito da High Tide di Mestre. "Roud trip-music for
drums and percussion" è il lavoro maturo e fresco di
un artista senza frontiere, un breve giro del mondo che, partendo dai
colli sloveni, tocca "Gorizia", la Spagna in "Hablando
con el Moro" e il Portogalo in "Azenha". Particolarmente
toccante è "Hrap in the wind", "giocata"
sulla lettura dell'omonima poesia del grande e scomparso poeta
sloveno Alojz Gradnik.
"Round trip" è un album di poesia, meditazione,
sarcasmo, ironia (i cori partigiani campionati nel brano iniziale, un
veccho vinile, con il pick-up che s'incanta sulla parola "orgoglio")
e soprattutto poesia. Non c'è spazio per fernetiche poliritmie,
ma tutto il cd vede un sapiente e curioso uso di oggettistica varia: sarà
presentato dal vivo stasera, alle 21.30, al circolo-pub Strelisce di
Dobrovo; seguirà un concerto in trio con i nostri Glauco Venier
(pianoforte) e Massimo De Mattia (flauto), con la voce recitante di
Marjetha Golez. Quindi jam-session open...
(Julian)
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